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Il coraggio di scelte radicali

Bella Piazza! Qui il video ed il testo dell’intervento di Giovanni Caudo, capolista di RomaFutura, all’evento di apertura  della campagna elettorale del candidato sindaco del centro sinistra Roberto Gualtieri.
Abbiamo 30 giorni, pochi giorni, poche ore, per far conoscere il simbolo e raccontare alle persone perché votare per noi. Intanto abbiamo cominciato a raccontarlo in una Bella Piazza!
Che bella Piazza! Ci voleva, ne avevamo bisogno tutti e certamente anche Roberto.
Il centro sinistra torna in piazza e questa piazza oggi è un bel segnale.
Siamo qui per una Roma diversa, per una città che sa interpretare il desiderio di futuro dei Romani.
Siamo qui perché oggi in Europa sono le città i luoghi della rivoluzione vera, è il municipalismo che sta imponendo ai governi il diritto alla casa, un nuovo rapporto tra città e natura, che mette al centro la cura delle persone e delle cose tutte, animate e inanimate. Oggi il governo di una città è molto di più che amministrare il territorio, e a Roma questo è ancora più vero.
Siamo qui perché vogliamo essere orgogliosi di una città che toglie l’asfalto li dove non serve più e rende il suolo più permeabile e non perché dopo cinque anni qualcuno è riuscito a tappare qualche buca.
Una città di cui essere orgogliosi per gli interventi di rinaturalizzazione degli spazi abbandonati e per la riqualificazione delle aree, invece di doverci aggirare tra le giungle di erbacce sui marciapiedi.
Siamo qui per Roma, che la si governa solo se la si ama, e siamo qui per il csx che stiamo contribuendo tutti insieme a caratterizzare in modo nuovo, è questa la prospettiva per Roma ma anche per il paese. Roma può essere ancora una volta un laboratorio politico positivo per l’Italia. Caratterizzare in modo nuovo il centrosinistra per poter ridare fiducia agli elettori questo dobbiamo fare e noi di Roma Futura con Pop, i Radicali, Possibile, Volt, Green Italia e i Socialisti Europei, sentiamo la responsabilità di questo ruolo. Non basta aprire le porte come sentiamo dire, ma cambiare proprio la stanza, direi anche abbattere qualche muro e aprire l’orizzonte.
Siamo qui perché abbiamo iniziative e programmi su come affrontare la sfida del nostro tempo: quella di come vivere insieme tutte e tutti, di come l’altro sia un noi e non un loro. Abbiamo un compito difficile nel contrastare la banalizzazione della destra leghista-fascista sul diverso, sull’immigrato sul rom, sul patriarcato che ferma l’emancipazione femminile. Noi ci misuriamo invece sulla sfida del vivere insieme!!
Roma è confluenza di genti e popoli di diversa etnia e origine che confluiscono in un unico luogo. Rinnoviamo così il patto con la romanità, altro che centurioni e bighe. Michetti ha un problema con la romanità, prende solo quello che gli conviene.
Siamo qui per lanciare un avvertimento ai clan mafiosi che assediano Roma, che soffocano l’economia legale, e che con il “welfare”malavitoso ci contendono il futuro dei nostri ragazzi. Gli faremo una lotta senza quartiere, li cacceremo da Roma.
Siamo qui perché sentiamo il dovere di essere a fianco della chiesa di Papa Francesco che si è messa in ascolto del grido della città, quel grido fatto di sofferenza ma anche di speranza, di reti di mutuo aiuto: quel grido ci riguarda, deve risuonare in questa piazza. Dobbiamo metterci anche noi in ascolto di quel grido, saperlo interpretare e dare le risposte giuste.
Siamo qui perché governare Roma vuol dire cogliere le opportunità della lotta al cambiamento climatico, si avete sentito bene le opportunità. Il cambiamento climatico si racconta come fossero solo sciagure e si nascondono invece le grandi opportunità sociali, economiche e culturali che si presentano. Problemi che diventano risorse per una vita migliore, più a misura d’uomo forse anche più lenta ma certamente più vissuta.
Non siamo qui per rivendicare che Roma torni ad essere la Capitale d’Italia come lo è stata nel Novecento, no! Siamo qui perché ci impegniamo a far diventare Roma la capitale internazionale che è stata e che può essere. Il sovranismo di Roma, è l’unico sovranismo che ci interessa e che coltiveremo.
Siamo qui perché vogliamo lavorare per sottoscrivere un nuovo patto tra città, industria e scienza per definire una nuova economia di Roma. Mentre oggi alla domanda di “che campa Roma” non sapremmo rispondere.
Siamo qui perché la disuguaglianza non è una parola scritta sui libri ma un fatto concreto, è carne e sangue: ad esempio è la differenza in anni di vita (la media) tra un abitante di Tor Bella Monaca e uno del Centro di Roma, oppure tra i malati di diabete, ecc…
Siamo qui perché Roma Agricola non è solo un nuovo modo per dire che Roma ha migliaia di ettari di suolo agricolo, no! Roma Agricola è il cibo buono, i mercati a km zero l’economia rurale che si intreccia con quella urbana. Perché dobbiamo ripartire dalle terre pubbliche e farle diventare produttive e luoghi di innovazione e sperimentazione. E tutto questo sta già succedendo. Roma Agricola è lavoro e visione di futuro.
Permettetemi, qui un pensiero al più grande visionario di una Roma Agricola ma anche al più concreto dei visionari: Ciao Paolo, oggi saresti stato come sempre qui con noi e ci avresti ripetuto che non si chiamano Municipi ma Comuni Metropolitani.
Siamo qui perché non sopportiamo più che tutta Roma si sia trasformata nella discarica dei rifiuti che non c’è. Ma perché vogliamo che come in ogni altra città i rifiuti siano una risorsa non un problema, siano trattati come materia prima seconda e non come un impiccio che una volta raccolti non sai dove li devi mettere.
Perché la raccolta differenziata non è una percentuale, un numero, per altro nella Roma della Raggi fermo da cinque anni, ma un tratto di una filiera economica e industriale.
Siamo qui perché per noi una città sicura non è dove ci sono gli eserciti per strada ma è quella in cui una donna può camminare per strada.
Sono qui insieme a Roberto che ringrazio per il rapporto e la fiducia reciproca che si è realizzata a partire dal risultato delle primarie e sono qui nella veste di capolista di Roma Futura a portare la voce dei Radicali, del movimento POP, dei socialisti europei, di Volt, di Possibile e di Green Italia a fianco del nostro candidato sindaco di tutta la coalizione.
Siamo qui perché vogliamo fare un appello a chi a Roma vorrebbe rimanere a casa e non votare, ridateci fiducia. C’è una coalizione che offre l’opportunità per tornare a votare, per consolidare il centro sinistra, e per realizzare con coraggio scelte radicali di cui questa città ha bisogno.
I romani ci guardano, guardano e giudicano cosa diciamo, come diciamo le cose, e si aspettano da noi non solo la vittoria e poi subito dopo sentisi dire…”e allora dove eravamo rimasti? Come se nulla dovesse cambiare.
No, i romani vogliono sapere com’è cambiato e in meglio il censtrosinistra, i partiti che lo compongono, il PD, che cosa c’è di nuovo e come questo nuovo coincide poi con i corpi con le facce e con quello che faremo dopo, al governo. Dobbiamo ancora ricostruire (consolidare) la fiducia spezzata di molti elettori del csx, ecco il programma che abbiamo davanti.
E allora, al lavoro e alla lotta, noi di Roma Futura ci siamo.
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